In pochi sanno che in Umbria esiste una eccellenza internazionale nel settore della diagnostica dei beni culturali con sede a Spoleto e diretto da una grande professionista, la Dr.ssa Vittoria Garibaldi. E in pochi sanno rispondere a questa domanda: cosa hanno in comune l’arte di Raffaello con quella dell’antico Egitto? La risposta si trova sull’affresco dipinto da Raffaello, raffigurante “Il trionfo di Galatea” a Villa Farnesina a Roma. Il Laboratorio di diagnostica di Spoleto ha scoperto che per le parti colorate di blu, come gli occhi della fanciulla, il cielo e il mare, Raffaello utilizzò il cosiddetto blu egizio, il primo colore artificiale della storia, il cui uso si era perso dopo la fine dell’Impero romano, sostituito dal lapislazzuli. Si tratta di una scoperta inaspettata ed importante resa possibile da valenti studiosi e da istituzioni eccellenti ma fortemente voluta e guidata da Vittoria Garibaldi e dal Laboratorio di Diagnostica di Spoleto. Un’eccellenza che va supportata maggiormente dalle istituzioni, a partire da quanto già di buono fatto dall’Assessore Paola Agabiti Urbani, perchè la cultura è un assett di rilancio economico fondamentale per la nostra regione.